L’origine genetica del bassotto

Una malformazione patologica, probabilmente la condrodistrofia, malattia che inibisce lo sviluppo delle ossa lunghe impedendo la proliferazione della cartilagine in accrescimento, sta probabilmente all’origine di questa razza, a differenza di ciò che è avvenuto per tutte le altre, dove è stata la selezione umana a introdurre modifiche sostanziali; questa è una patologia ereditaria e totalmente compatibile con la vita. Probabilmente qualche secolo fa fu un cacciatore, trovandosi di fronte a un cucciolo di segugio affetto da questa sorta di nanismo, si rese conto dell’impiego che soggetti con queste caratteristiche potevano avere nell’impiego venatorio e iniziò a farli riprodurre. I segugi a zampe “normali”, infatti, erano inefficaci quando il coniglio, il tasso o la volpe riuscivano a intanarsi mentre i cani a zampa “corta” potevano andare a inseguire la preda praticamente ovunque.

Le origini antiche del bassotto

Alcuni autori ritengono addirittura che i primi bassotti furono egiziani dato che ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce dipinti risalenti al 2300 a.C. che ritraggono un cane a gamba corta con corpo allungato, ma con orecchie dritte; cani con tale fisionomia emergono anche da ritrovamenti archeologici dell’antico Messico, dall’altra parte del mondo, per cui è certo che la medesima malformazione genetica indusse popoli molto diversi tra loro a incoraggiarne la diffusione per creare cani da tana.

Il bassotto nella storia moderna

Per quanto riguarda la storia moderna sembra che il nostro bassotto derivi dal dachsbracke, un cane a pelo corto e gamba corta diffuso fin dal medioevo in Renania, Sassonia, Westfalia, Svizzera e Tirolo.

Il bassotto in Inghilterra

Nel Settecento il bassotto veniva già descritto in Germania e alla fine dell’Ottocento gli inglesi si innamorarono della razza sia come cane da caccia ma anche come animale da compagnia, anche se poi ebbe un grande calo di immagine e di popolarità durante la grande guerra, quando i caricaturisti inglesi lo usavano come parodia del nemico tedesco. Finito il conflitto gli inglesi tornarono ad allevarlo con passione contendendone addirittura la paternità agli stessi tedeschi, paternità che rimane tedesca nonostante nel 1998 la FCI (Federazione Cinologica Internazionale) ne cambia il nome da “bassotto tedesco” a “bassotto”, per accontentare proprio gli inglesi che hanno dato tanto impulso alla sua selezione.

Le diverse taglie e varietà del bassotto

Il bassotto esiste in tre taglie e in tre varietà di pelo.

Le taglie sono:

• Standard (pelo corto, lungo e duro) maschi: oltre i 37 cm fino a 47 cm – S
• Standard (pelo corto, lungo e duro) femmine: oltre i 35 cm fino a 45 cm -S
• Nano (pelo corto, lungo e duro) maschi: oltre i 32 cm fino ai 37 cm – N
• Nano (pelo corto, lungo e duro) femmine: oltre i 30 cm fino ai 35 cm – N
• Kaninchen (pelo corto, lungo e duro) maschi: oltre i 27 cm fino ai 32 cm – K
• Kaninchen (pelo corto, lungo e duro) femmine: oltre i 25 cm fino ai 30 cm – K
Non sempre la taglia dei figli rispecchia quella dei genitori: se non fosse specificata sul pedigree dovrà essere confermata a 15 mesi con la misurazione effettuata da un giudice ENCI in esposizione.